Il Tango no Sekku rappresentava nel periodo Edo (1616-1861 d.C.)
uno dei cinque giorni (SEKKU)(1) marcanti i cambi
di stagione.
Da ormai molto tempo è stato ufficialmente rinominato il GIORNO
DEI BAMBINI MASCHI (KODOMO NO HI), diventando una festività
nazionale.
Si celebra il 5 maggio di ogni anno.
In occasione di tale festività, i genitori compiono una serie
di tradizionali ritualità come gesto di buon auspicio
per il successo dei propri figli maschi. Tra i gesti simbolici
più significativi:
- l'esposizione, all'interno delle case, di bambole/armature
di samurai in miniatura (GOGATSU-NINGYOU)(2);
- la sistemazione, nei giardini o nei balconi, di lunghi pennoni
ornamentali con degli aquiloni, in stoffa o carta, raffiguranti
delle carpe (KOI-NOBORI)(3);
- l'esposizione, all'interno delle case, di decorazioni di fiori
di Iris (SHOUBU)(4);
- la preparazione e consumazione di dolci tradizionali di riso
avvolti in foglie di quercia (KASHIWA-MOCHI)(5);
- la preghiera per il successo dei propri figli.
Tradizionalmente il Tango no Sekku era un giorno dedicato a
giochi da caccia e di raccolta di erbe medicinali (come le foglie
di Iris).
I primi GOGATSU-NINGYOU e KOI-NOBORI apparirono nel periodo EDO (1616-1861 d.C.).
Dal successivo periodo MEIJI (1894-1904) cominciarono a diventare popolari in tutta la nazione.
|
(1) SEKKU: 5 tradizionali giorni ufficiali marcanti i
cambi di stagione. Oggi se ne ricordano solo 2: MOMO NO SEKKU
(il giorno del fiore di pesco - oggi HINA MATSURI, la festa
delle bambine, ricorrente il 3 marzo di ogni anno), e TANGO
NO SEKKU (il giorno dell'inizio delle piogge, originariamente
il quinto giorno della quinta fase lunare, - oggi la festa dei
bambini maschi, ricorrente il 5 maggio di ogni anno).
Gli altri
tre giorni SEKKU erano rappresentati dal 7 gennaio, 7 luglio
e 9 settembre.
(2) GOGATSU-NINGYOU: bambola/tuta di armatura costruita
con strisce di metallo e di cuoio cucite insieme con del filo.
Trattasi, nella maggior parte dei casi, di vere e proprie armature
in miniatura (lo si vede dalla finissima lavorazione e, conseguentemente,
dal loro elevato prezzo).
(3) KOI NOBORI: filanti/aquiloni di carta/stoffa a forma
di carpa, appesi lungo un pennone, svolazzanti al vento. Le
carpe in Giappone sono considerante come un simbolo di perseveranza,
sforzo coraggioso e resistenza. Nuotano infatti controcorrente,
risalendo e saltando lungo cascatelle d'acqua, al fine di raggiungere
le zone di deposizione delle uova (secondo una leggenda cinese
sono addirittura capaci di arrampicarsi lungo grandi cascate
trasformandosi poi in dragoni). I pennoni sono di solito decorati
con tre o più carpe (le prime due i genitori, papà e
mamma, le successive, più piccole, i figli maschi).
Curioso un modo di dire giapponese legato alle carpe: MANAITA
NO KOI (la carpa sul tagliere), a significare una persona il
cui destino è nelle mani di un altro!
(4) SHOUBU: in passato il TANGO NO SEKKU veniva anche chiamato
SHOUBU NO SEKKU (festa dell'Iris). L'Iris, oltre a rappresentare
una pianta medicinale, simboleggia la forza e la perseveranza.
Inoltre le foglie appuntite ricordano le armi dei guerrieri
samurai. Decorazioni di Iris vengono esposte in casa per prevenire
le malattie e per trasmettere ai figli maschi le caratteristiche
simboliche di forza e tenacia.
L'utilizzo dell'Iris sarebbe anche legato all'omonimia della
pronuncia/fonetica (shobu) con un altro termine giapponese che
significa Spirito Militare.
(5) KASHIWA-MOCHI: dolci di riso avvolti in foglie di
quercia. Quercia, simbolo di forza e perseveranza (le principali
caratteristiche ricorrenti della festività).
|